Scetticismo filosofico

Buongiorno Sig. Ambrosini
Ho letto con interesse il suo approccio anticonformista all’alta fedeltà, interessante senza dubbio, ma resto scettico su più di un argomento. Sui cavi ad esempio ho ascoltato notevoli differenze tra un buon cavo e i cavetti da supermercato che lei consiglia tant’è che li ho accantonati da almeno vent’anni, lei vuole dire che sono stato o siamo stati tutti troppo frettolosi nel fare questa scelta? Di che si tratta di un abbaglio collettivo? Poco probabile non crede?
Un altro aspetto su cui rimango scettico è la qualità scadente che lei attribuisce ai bass-reflex in genere, ormai ci sono costruttori molto rinomati tra cui B&W, KEF, Avalon, Wilson e molti altri che utilizzano questo sistema, sbagliano tutti? Non mi considero un appassionato dall’orecchio raffinato ma alcuni interrogativi mi vengono spontanei.
Bella la pagina degli aforismi anche se poco attinente all’audio.
Saluti
Riccardo

Gent.le Riccardo
Che dirle, la storia è piena di abbagli collettivi…”verità” ritenute tali per anni, decenni (o addirittura millenni come quella geocentrica…vedi editoriale del forum qui: https://hifi.altervista.org/viewtopic.php?f=23&t=1579 ). Non è la quantità di persone che seguono una “verità” a stabilirne la verità effettiva ma…il tempo….e con esso l’approfondimento della conoscenza. E non si può mai prevedere prima quanto tempo possa servire…
Purtroppo l’essere umano è tendenzialmente portato a trarre conclusioni, stilando e divulgando teorie…e tali teorie possono diventare “verità” a breve termine se chi le enuncia può trarre un profitto da esse (e sono tanto più facili da divulgare quanto più possono far trarre profitto anche ad altri….) poi seguirà un certo tempo (che può essere moooolto variabile) per far si che tali “verità”, poste in discussione da brutti dati di fatto, vengano sostituite da altre “verità”…anche se molto difficilmente da verità vere…perché generalmente queste ultime sono le meno redditizie per gli addetti ai lavori…(nonchè le più difficili da perseguire).
Purtroppo anche la valutazione dei cavi è molto in relazione alla trasparenza del sistema in cui vengono testati ed è facilissimo prendere lucciole per lanterne (indipendentemente dai costi).
Personalmente ho potuto vivere il periodo storico in cui sono nati i cavi cosiddetti “esoterici” ed è storicamente coinciso con il lento ma graduale aumento di diffusori bass-reflex sul mercato….una coincidenza? O abbiamo gradualmente sostituito la naturalezza con alcuni “effetti speciali” che di naturale hanno ben poco ma sono molto più facili da ricreare?
Spesso la comprensione di un fenomeno la si trae analizzando i fatti che la storia ci ha consegnato….
Cordialmemente
Massimo Ambrosini