Misura

Buongiorno,
sono un appassionato di hifi e costruttore diy.
Ho letto l’interessante articolo sul sito in merito alle prove fatte su diversi apparecchi per le misure di risposta in frequenza e sarei interessato a conoscere la procedura per poter effettuare questo tipo di misura con un preamplificatore valvolare. Se può darmi qualche suggerimento su come operare gliene sarei grato.
Le apparecchiature che ho a disposizione sono laptop con win10 e win7, oscilloscopio per pc Hantek, scheda audio esterna Beringer UCA202.
Grazie, Ruggero xxxxxxxx

Gent.le Ruggero
La procedura è molto semplice e direi alla portata di tutti: è sufficiente scaricare dalla rete sul proprio pc il programma RMAA (freeware) e verificare, per iniziare, la linearità della propria scheda audio ponendola in loop uscita/ingresso ed utilizzando appunto la prova specifica in loop che il programma permette di fare. Una volta verificato che la sua scheda abbia caratteristiche di linearità sufficienti, per testare il suo preamplificatore è sufficiente collegare l’uscita della scheda audio all’ingresso del pre e l’uscita del pre all’ingresso della scheda…si regola il livello per rimanere sotto la saturazione (come visibile da pre-test del programma RMAA) e si effettua il test in modo automatico. Il programma è piuttosto intuitivo per cui non credo avrà problemi in merito e le permette anche di effettuare misure di distorsione, diafonia e rumore
Saluti
Massimo Ambrosini

Grazie sig. Massimo per la veloce risposta, quindi in base a quello che dice non c’è bisogno di mettere il carico resistivo (p.e. 10 kohm) all’uscita del preamplificatore, per simulare un carico reale. Comunque proverò a fare la misura nel modo che ha detto, casomai se ho qualche altro dubbio da chiarire se non è un problema le riscriverò.
Grazie e buona serata

Il problema “carico reale” è rilevante sugli amplificatori finali che interfacciandosi con carichi (i diffusori acustici) di impedenza tutt’altro che costante e tutt’altro che solo resistiva, possono determinare forti ondulazioni della loro risposta in frequenza in caso non abbiano bassissima impedenza di uscita. Un preamplificatore viene invece a trovarsi in uscita un carico (l’ingresso del finale di potenza) che è generalmente costante con la frequenza (almeno in banda audio se non sono calcolate in malo modo le capacità di accoppiamento) in quanto resistivo (salvo casi particolari). La condizione a vuoto è ovviamente quella migliore, verificato che sia lineare in tale condizione la prova successiva la farei con il suo finale di potenza collegato, ovvero il caso reale di utilizzo. Se il suo preamplificatore è autocostruito e quindi andrà ad interfacciarsi solo col suo finale direi che è la prova migliore che può fare.
Saluti
Massimo