1° Meeting Piacenza

Sabato 16 settembre 2006

I commenti alla giornata tratti dal forum

Come al solito tanta carne al fuoco. Il confronto tra i finaloni di Giacomo ed il Finalino di Stefano. L’influenza nefasta di un pre Conrad Johnson appoggiato a terra piuttosto che appoggiato sul divano ed ancora tra il solo essere appoggiato a terra e l’aggiunta del cavo di alimentazione (comunque staccato dalla rete elettrica) a toccare i cavi dell’impianto….. Inoltre ascolto di qualche vinile originale e ristampa rimasterizzata per audiofili. Un bel pre Brinkmann E poi qualche nastro (tanto da accontentare Giacomo 😀 😀 ), che è comunque un sistema ben suonante, forse molto retrò e che fà romanticismo, ma talmente tanto scomodo da far sembrare un lp pratico e veloce quasi quanto un cd…… (a Giacomì, te la sei cercata 😀 😀 😀 ) Poi… poi non ricordo, visto l’affollamento in sala ogni tanto andavo a prendere una boccata d’aria (e poi l’impianto di Giacomo lo conosco da diverso tempo 😉 ) Ora la tastiera agli altri 😉
buona serata a tutti.
Simone


Giornata trascorsa come di consueto in compagnia di buoni amici,elettroniche GRUNDIG/LT sempre all’altezza.Ascoltando un full LT con DSL PRE E FINALI posso dire che in giro non si trova niente di meglio.Alcuni scettici all’inizio,grazie anche alle spiegazioni di Max sono andati via convinti che impianti da varie centinaia di euro sono da sostituire.Niente male l’ascolto dell’LP GRUNDIG HI FI portato da Luca .Anche questa volta non s’è trovato nulla che suoni meglio di Grundig/LT . Ancora un caloroso ringraziamento a Giacomo per averci ospitati
SALVATORE


Gita al Top Audio rapida ma sempre piacevole per rivedere e salutare gli amici al lavoro. La palma del miglior suono a mio parere va ad un paio di salette del terzo piano (in particolare una con dei diffusori in sospensione pneumatica). Man mano che si scendeva ai piani bassi, complice l’affollamento inverosimile di alcune salette, il risultato sonoro andava decrescendo (con poche eccezioni). Poi rapida escursione a Piacenza ad ascoltare l’impianto di Giacomo, purtroppo ho dovuto rientrare molto presto a Milano per impegni in serata. Le DSL le conosco bene essendone possessore 🙂 quindi non mi dilunghero’ sulle loro qualita’. L’ascolto dei registratori a bobine si e’ dimostrato davvero molto interessante. Non poteva mancare la “solita” dimostrazione sulle problematiche insite negli impianti CCI compresi certi fenomeni apprentemente “magici” che vanno ad influire sul suono complessivo dell’impianto. Nonostante le apparenze e lo sconcerto che possono creare, questi
fenomeni hanno sempre basi fisiche ben radicate e del tutto ignorate dai produttori hifi attuali e dalle riviste di settore con risultati che ben si possono ascoltare. Spero che l’incontro di Piacenza sia poi proseguito con piacevoli ascolti, avevo infatti notato che c’era diversa gente che si era portata da casa i CD di riferimento da utilizzare. Purtroppo io me ne sono dovuto andare.
ciao 🙂
Marco


commento tratto da altro forum
Mattina al Top Audio. A parte l’occasione (breve per mancanza di tempo) di conoscere finalmente Filippo Punzo in carne e ossa (molto diverso e più vispo e simpatico di quanto me l’ero immaginato, visto che solitamente immagino la gente intelligente – quella che ha “l’hobby” di pensare per proprio conto soprattutto – come dei vecchietti barbuti e imbianchiti dal tempo), non c’é molto da ricordare. Semmai ne è uscita confermata la mia solita (e vecchia…) impressione sul Top Audio e simili: a casa mia e in casa di gente normale sento cose migliori. MOLTO migliori.
Veniamo al giretto a Piacenza, dove finalmente ho potuto vedere dal vivo sia Ambrosini, sia i suoi Linear Transfer sia soprattutto un impianto messo su come si deve e che suona come si deve. Di Ambrosini posso dire solo questo: non mi ha fatto nessuna impressione. Mi è sembrato una persona che sa il fatto suo, a prescindere da quello che può lasciar pensare quanto scrive nel suo sito. E quando dico “nessuna impressione” intendo proprio nessuna impressione, positiva o negativa che fosse: non mi è parso un “santone”, un “guru” o comunque uno che voglia venderti qualcosa per forza: mi è parso anzi una persona abbastanza sicura delle cose che fa al punto che, semmai ha da vendere qualcosa, non ha bisogno di altre forme di “persuasione” che non sia il puro e semplice invitare a constatare i fatti di persona. In ogni caso oggi non ho proprio sentito neanche mezza sillaba che potesse dar adito al dubbio che fosse lì per cercare di vendere qualcosa a chicchessia. Questo per rendere giustizia alle persone per quello che sono non per quello che si immagina che siano. I fatti poi sono semplicissimi: mi son trovato di fronte a due finali mono prima e a un finale stereo dopo che semplicemente suonano bene, senza se e senza ma. Suonano bene e basta. E così pure le sue DSL che mi sono parse suonare semplicemente “giusto” quel che dovevano suonare, qualunque cosa fosse, dai quartettini jazz alle voci di cantanti più o meno lamentosi tanto cari a un certo tipo di ascoltatori, a programmi musicali un po’ più robusti (un concerto jazz all’aperto – Marty Paitch e Mel Torme a Tokyo nella prima metà degli anni ottanta – a una serata in teatro con orchestra piena – Judy Garland at Carnegie Hall, del 1961). Suonavano *bene* semplicemente quel che c’era da suonare, senza togliere ne aggiungere nulla; soprattutto *zero* tendenza ad aggiungere bassi fasulli “per fare scena” quando nel programma originale non ce n’è traccia – pur riproducendo correttamente quelli che c’erano beninteso. Sorgenti: un Philips 960 modificato, un girapadelloni, e un registratore a bobine. La prima sempre attuale le altre, mi spiace, inesorabilmente superate dal tempo, cosa che il resto dell’impianto non ha potuto far altro che mettere gentilmente ma fermamente in evidenza. In sintesi: un impianto che, se avessi potuto monopolizzarlo, ci avrei messo su un CD dietro l’altro di quelli che mi piacciono, sbattendomene di tutto il resto… Se penso che al Top Audio tendevo a uscirmente dopo 15 secondi netti a prendere aria o ad andare a cercare di meglio da sentire, credo di aver reso l’idea. Nel complesso mi sono almeno fatto un’idea di cosa cercano (o i vari costruttori ritengono cerchino) molti audiofili: un qualcosa che faccia “effetto speciale” (ma raffinato mi raccomando!), non qualcosa che suoni davvero quel che c’è da suonare chiamando le cose con il loro nome: cioè
riproducendo piatto ciò che è piatto e pieno ciò che è pieno, senza enfatizzare “tingk”, “tongk”, “plink”, “plonk” e altre “audiofilerie assortite… guarda caso proprio quelle cose (e soltanto quelle!) che “riescono” a riprodurre quasi tutti gli impianti, anche quelli che si usano per fare sottofondo musicale nei negozi più o meno alla moda. Ne ho avuto riprova proprio a Piacenza, in un infelice tentativo di imputare all’impianto colpe che invece erano di un disco (in vinile!) “rimasterizzato” proprio per renderlo più stupefacente anziché semplicemente più pulito e corretto. Con altri impianti più “gasati” la cosa non si sarebbe notata mentre in questo caso l’incisione “rimasterizzata” si è dimostrata per quello che era: un lavoro sostanzialmente scorretto (da più punti di vista, non solo quello tecnico). Detto in altro modo… mi sa tanto che molti, più che cercare un “buon suono” (che non significa necessariamente un suono “ultraricco e ultradettagliato”; anzi alle volte il suonare corrette può risultare pure scocciante se il programma musicale è noioso di suo), cerchino un “suono-stupefacente”, un “suono-droga” che li accontenti sempre e comunque anche quando non c’è proprio un bel niente di cui accontentarsi! Tutto rigorosamente imho, ovviamente.
Ciao
Piercarlo


Serena giornata di musica a Piacenza dove abbiamo potuto incontrare(io e la mia ragazza “primo meeting per noi”) altri appasionati del suono grundig . A parte i dovuti “giochini dimostrativi di Massimo riduttore 45giri rivista ecc” appare evidente come un modesto economicamente parlando v7000, non sfiguri sonicamente con i piu’ grossi finali mono e stereo LT potenza parte , a
dimostrazione di quanto grundig (azienda di assoluto pregio e prestigio nel settore dell’eletronica nel passato) si sia impegnata in quegli anni nella ricerca del suono di qualita’. Splendido e ben suonante anche se ormai poco pratico il bobine TS1000 di Giacomo mio sogno di gioventù 1000.000 di lirette nel 1979.
ciao a tutti
LUCA xxxxx (espinol)


Ho partecipato in qualità di novizio all’ incontro di Piacenza e sono soddisfatto. Mi son piaciute le piccole dimostrazioni di magia fatte da Massimo , trovo che sfiorino il misticismo , una prova su piccola scala dell’ equilibrio cosmico. Buono il suono , tanto da aver già intrapreso l’ allestimento di una grundigstanza. Possiedo , ma non l’ ho scelto io , un cognato mediamente esoterico , diciamo che ha la macchina lavadischi e i cavoni tipo gomena ma ha buttato via le trappole acustiche , è quindi forse recuperabile. Curioso di sentire il grundig sound mi ha chiesto , e giro la faccenda a Stefano , se può portare le sue orecchie a Piacenza a sentire qualcosa di bensuonante in cambio di una bottiglia di spumante fresca . (gli ho detto che suonava meglio del suo !!). Quindi Stefano se sei disponibile , quando vuoi , fammi un cenno . So che sei sempre in giro , ma fra un impegno e l’ altro….
Massimo, grazie e alla prossima e un saluto a tutti.
Corrado xxxxx


Ehm..se ti riferisci al padrone di casa piacentino si chiama Giacomo e non Stefano…
Ciao
Massimo


Mi son piaciute le piccole dimostrazioni di magia fatte da Massimo , trovo che sfiorino il misticismo , una prova su piccola scala dell’ equilibrio cosmico…

rispondo io che son novizio come te. penso proprio che si tratti di applicazioni di principi della fisica, non ancora colte dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori, altro che misticismo! il misticismo è ricerca interiore, sete di Dio. le apparecchature elettroniche tutto possono essere tranne quello. meccanica, cinematica, elettromagnetismo, propagazione delle vibrazioni,  caratteristiche dei materiali… è la che bisogna cercare!
ciao, Max.


Il meeting è stato come al solito molto bello perchè ti da modo di ascoltare al meglio la catena CCI, cosa che nella propria casa non sempre si riesce a fare, o perchè qualche cavo finisce con il toccare gli altri, o perchè la fase di qualche apparecchio non è a posto e anche perchè non avendo tutte le conoscenze dei misteri del CCI che ha Massimo finiamo probabilmente per trascurare dei particolari che sono invece anch’essi importanti. Trovo però che si dovrebbe ascoltare qualche minuto in più le apparecchiature esoteriche affinche i nuovi abbiano modo una volta assimilato il suono esoterico, di avvertire meglio le differenze rispetto agli impianti Grundig/LT.
Ciao
Mauro xxxxx


Critica giusta e che già in un altra occasione mi era stata fatta. Purtroppo penso sempre che quello che percepiscono chiaramente le mie orecchie lo percepiscano altrettanto chiaramente le orecchie altrui dimenticando che soprattutto per coloro che non hanno mai ascoltato un suono CCI c’è un aspetto di novità nel modo di valutare l’impianto che almeno la prima volta lascia senza dubbio sconcertati. La mia abitudine è di guardare nel gruppo d’ascolto per notare se la maggior parte hanno percepito le differenze a fronte dei confronti ma tendo (sbagliando) a trascurare magari quello che rimane impassibile e a cui quindi potrebbero rimanere dubbi. Sarebbe comunque sufficiente che le persone che non percepiscono le differenze al primo colpo chiedessero semplicemente di rifare il confronto :-).
Ciao
Massimo


Innanzitutto voglio ringrazire Massimo e Marco per la piacevole giornata passata tra il Top audio e Piacenza. Era la prima volta che ascoltavo un impianto con elettroniche LT e devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito. Naturalmente con le prove empiriche eseguite da Massimo, ho capito chegli impianti G/LT per rendere al meglio devono essere ottimizzati sia nell’interfacciamento dei componenti sia per quanto riguarda la loro installazione nell’ambiente d’ascolto.  Comunque senza dilungarmi in sterili descrizioni sulle mie sensazioni d’ascolto, posso dire che l’impianto meglio suonante che ho ascoltato nella giornata di sabato è stato quello di Piacenza, a dimostrazione che il vero hi-fi non è fatto di apparecchiature molto costose con componenti  sovradimensionati e finiture all’ultimo grido ma di apparecchi frutto di progetti sviluppati al solo scopo di riprodurre il messaggio musicale nel modo più fedele possibile.
Massimiliano


Un saluto a tutti frequentatori del Forum!
Che dire del Top Audio? Che erano molti anni che non lo bazzicavo? Che comunque non mi perdevo nulla? Non direi… anche perche’, oltre ad esserci stato sabato con Massimo ed altri simpatici frequentatori del gruppo, ho ritenuto opportuno tornare il giorno successivo. Soprattutto per la dimostrazione offerta da Pierre Bolduc, l’unica cosa veramente interessante del Top Audio. Finalmente una lezione chiara su cosa sia la dinamica, sulle reali differenze tra i formati e sulle difficolta’ di ripresa e registrazione anche di un singolo colpo di rullante. L’impianto era di tutto rispetto (parlando di cose ‘normali’), un giradischi Clear Audio da 94500 euro (mi spiegheranno mai i 500 euro?:-), una coppia di ProAc D80 e amplificatori Bryston (la sorgente digitale non la ricordo) Buona timbrica ed estensione. Sicuramente il miglior suono del TA. Eppure… faceva specie vedere gli amplificatori clippare e spegnersi per l’intervento delle protezioni a volumi ‘normali’…
Il TA, molti l’hanno gia’ scritto, e’ stata la solita giostra di accostamenti improbabili, impianti strabilianti visivamente che, di contro, offrivano suoni orribili. Sassofoni che sembravano uscire da
citofoni, pianoforti prodotti dalla Bontempi e violini ispidi e privi di corpo. Da padrone la faceva, come sempre, l’assenza di qualsiasi parvenza di corpo armonico. Erano anni che non ci andavo e
penso che, a parte le stagiste, si possa tranquillamente continuare ad ignorare questa fiera delle vacuita’. Ho sentito davvero poche cose meritevoli di approfondimenti. Un concentrico similTannoy
meritava qualche minuto di attenzione, suono colorato ma piacevole. Penso sia chiaro che anche questa volta nulla di quanto ascoltato mi abbia stupito e questa cosa mi dispiace perche’… ancora una volta mi tocca ringraziare Massimo per il suo lavoro e impegno… 😀 Una cosa che ho notato e’ stata la proliferazione di sorgenti analogiche in unione alle valvole… si fa di tutto per addolcire e smussare un suono privo di spessore e corpo… con l’unico risultato di aggiungere altri difetti ai difetti… Bisogna trovare il modo di portare i Grundig/DSL/LT in questi posti… almeno i frequentatori possono ‘fasarsi’ le orecchie 😀 Che ne dici Massimo? Io qualche bella ragazza per fare immagine la posso anche portare… 😀 Veniamo adesso alla mezza giornata passata a Piacenza a casa del buon Giacomo. Grazie innanzittutto per l’ospitalita’. Ti ho fatto fuori tutta la Sprite… 😀 L’ascolto di un impianto DSL/LT e’ sempre una esperienza che vale la pena fare. Avendo familiarita’ con il buon suono che e’ in grado di esprimere ho potuto concentrarmi su alcune espressioni dei presenti…impagabili alcune facce quando Massimo metteva e toglieva l’adattatore per i 45 giri sul giradischi 😀
Non mi dilunghero’ su descrizioni del suono LT o Grundig, se siete qui a leggermi e’ perche’ lo conoscete. Sul suono di un pre Conrad Johnson pero’ si. Porca miseria! Costa una cifra e NON suona, basso lungo e poco controllato, mancanza d’aria tra gli strumenti e incapacita’ di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore. Non vi nascondo che mi aspettavo qualcosa di piu’… le mie esperienze con i preamplificatori sono tutto sommato limitate, ho avuto un Acoustic Research, un Adcom, un C36 McIntosh e un B&K (che non e’ quella che fa i microfoni). Tra tutti il B&K e’ sempre stato quello che mi e’ piaciuto di piu’. A questo proposito, avendolo ancora, lo portero’ a Ravenna per un piccolo confronto con quello di Massimo. Interessante anche il confronto dei finali LT con uno striminzito V7000… per costruzione, design e suono resta il mio preferito, ottimo rapporto qualita’/prezzo. Suona meno bene degli LT ma il suono e’ quello di famiglia. Ho riconosciuto delle sonorita’ in gamma media che ben conosco e che me lo fanno definire ‘magico’ 🙂
Sulle sorgenti analogiche invece non ho molto da dire. Non le amo in modo particolare. Da quando ho un CD7500 non ne sento la mancanza, prima invece si… Bellissimo il registratore a bobine di Giacomo. Tante altre cose ci sarebbero da dire ma ci saranno altre occasioni per parlarne.
Un grazie a tutti ed un caro saluto.
Gianfranco


Questo dicasi un post descrittivamente esaustivo, finalmente! Grazie Gianfranco per l’apprezzamento e sono sempre disponibile a confronti con il tuo pre B&K quando vorrai passare a trovarmi.
Potresti renderti conto (ma penso tu lo sappia già….) che non era scadente rispetto alla media il CJ che abbiamo ascoltato ma che quello anzi era già un buon pre dell’esoterico (figuriamoci gli altri…) e come questo spieghi la reticenza di coloro che hanno in casa SOLO eso apparecchi di portarli ai ns. meeting: finora tutti gli apparecchi eso che abbiamo ascoltato ai meeting erano di proprietà di persone che erano già passate al CCI….ci avevate fatto caso?
Ciao
Massimo