Estro armonico Nordlys

Ottimizzazione CCI : non presente

Non credo ci sia molto da commentare su un grafico che si commenta da solo: non mi era ancora capitato un preamplificatore dedicato ad impieghi hifi con banda passante inferiore alla banda audio: 55Hz – 18KHz…un record di…ristrettezza.che ovviamente ha poco a che vedere con gli standard hifi. Indicato per coloro che amano la gamma media in evidenza. A seguito di discussione su un popolare forum pubblico è stata posta in dubbio la veridicità dal suddetto rilievo postando altro rilievo del medesimo modello di preamplificatore risalente al 2007 (mentre l’esemplare testato è del 2011) sulla cui veridicità non pongo dubbi pur se non vengono riportate le caratteristiche della scheda audio utilizzata contrariamente a quanto accade su questi lidi (eh già…perchè se qualcuno invece di farsi venire subito la bava alla bocca appena sente parlare di “Ambrosini” provasse a LEGGERE con attenzione ciò che viene qui scritto si sarebbe accorto che le caratteristiche del set-up da me utilizzato, incluso impedenza di ingresso e di uscita, sono chiaramente riportate al link set di misura ). Tale rilievo riporta una banda passante da 20Hz a 60KHz (ovvero abbiamo i -3dB a 20Hz e a 60KHz ) ben maggiore di quella da me rilevata (55Hz – 18KHz). Le differenze tra i due rilievi (che peraltro utilizzano il medesimo programma RMAA ) sono importanti e non riconducibili a semplici tolleranze della componentistica. Ci si trova quindi di fronte a quattro possibili cause che possono determinare tali varianti sulla risposta in frequenza:
1) I due esemplari testati presentano differenze costruttive tra loro (cosa facile da porre in atto per un costruttore artigianale)
2) Il pre in oggetto presenta caratteristiche di impedenza di ingresso e/o uscita particolari (cioè pesantamente fuori dall’ordinario) tali da determinare un disadattamento di impedenza rispetto alla scheda audio da me utilizzata (ma in tal caso si spiegherebbe solo il taglio maggiore a bassa frequenza…).
3) Il pre in oggetto varia la sua risposta in frequenza in funzione della rotazione del potenziometro di volume (cosa che di tanto in tanto mi capita di rilevare…e in tal caso i due rilievi potrebbero essere stati fatti per posizioni ben diverse del medesimo)
4) Il proprietario ha manomesso l’esemplare da me misurato.
L’ultima ipotesi è (ritengo) la meno probabile dal momento che l’oggetto era appena stato acquistato per cui restano le altre tre tra le quali la più probabile è a mio avviso la prima essendo molto facile per un costruttore artigianale fare esemplari diversi (anche sostanzialmente diversi) l’uno dall’altro in funzione (ovviamente a sua discrezione) del tipo di clientela a cui sono diretti.   Da parte mia tengo a precisare che sono sempre interessato a verificare i fatti rendendo giustizia a chi è meritevole (nel caso ovviamente lo sia).

Trovo comunque alquanto becero il tentativo di screditare chi altro non fa che evidenziare il risultato di una misura (evidenziando anche la risposta in frequenza del sistema di misura stesso): se chi vi scrive non sapesse fare il suo mestiere sarebbero evidenti le medesime anomalie sulla risposta in frequenza anche di tutti gli altri apparecchi misurati ed invece così non è…….