Meeting Soundberry

Sabato 6 ottobre 2007

I commenti alla giornata tratti dal forum

La giornata da me ha dimostrato quanto La modifica CCI su lettori economici da 50 euro porti la qualita’ a livello di ottimi lettori da 2000 euro e oltre ,per solo intenderci relativamente ad un livello qualitativo difficilmente raggiungibile.Anche un amplificatore da soli 25 W linear transfer Integrato prototipo di Ambrosini con applicata l’architettura CCI ha mostrato di essere superiore a ottimi amplificatori valvolari da 2500 euro e oltre.In cosa? Trasparenza e dinamica. Conseguentemente abbiamo deciso di partecipare al milano hi-end di febbraio 2008 per dimostrare la qualita’ raggiungibile a basso costo con sistemi CCI Linear transfer by Ambrosini e diffusori Audes Blues by soundberry.Sorpresa assicurata che dimostrera’ come sia possile una qualita’ hi end dei massimi livelli a costi di circa 5 o 6 mila euro di sistema completo lettore ampli diffusori a pavimento a 3 vie in D’Appolito’ a gamma completa con massima trasparenza e spazialita’ del suono. Caratteristiche che le riviste ritengono possibile oltre I 15000 euro per loro convenienza di proporre sempre piu’ spesso solo sistemi hi_end di tale costo per fare intendere che sotto tali cifre sia impossibile e solo per favorire la vendita di sistemi hifi dai listini gonfiati a dismisura ed indipendenti dalle scarse prestazioni qualitative offerte
Berry


ecco come la vedo io. io la vedo BENISSIMO al MI hi-end del…. 2009. La vedo benissimo al Roma hi-end 2008, al Bari hi-end 2008, od ai TAV di Roma e Milano del 2008. Avere una stanza più grande sicuramente riuscirebbe a darci più lustro. Far suonare le Audes (che suonano decisamente bene) , ci aiuterebbe a creare un suono più vicino (e forse più apprezzabile a che non ha un
full G.) a quello normalmente ascoltato ed avere sul cartellino un nome che sicuramente inviterà più persone ad entrare. ed allora perchè non il prossimo Mi hi-end? perchè al forum è stato chiesto se si voleva fare una saletta come forum G/LT (nudo e crudo senza aggiunte)ed a questa domanda il forum ha risposto. Semplicemente.
Simone


Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare dell’ospitalità il buon Berry. Peccato non aver visto fiumi di sangue scorrere in quel di Ponte nelle Alpi. Avete proprio sotterrato le asce di guerra. Scherzo! La tua correttezza e, permettimi di dirlo, la tua umiltà in questo frangente, hanno sicuramente contribuito alla riuscita del meeting. Purtroppo per motivi legati alla mia situazione familiare non mi è stato possibile stare di più con voi, ma colgo l’occasione per ringraziare tutti e il buon Massimo per la disponibilità. Spero di riuscire a fare qualcosa a Modena a breve.
Fulvio


Per I diffusuri grundig a 4 vie la mia opinione e’ che siano ottimi anche se fatti oggi costerebbero penso 4 o 5 mila euro la coppia Se valutati a quel costo sono Per me insufficenti solo (solo in raffronto alle blues e audes excellence 5 che sono anche avvantaggiate da una maggior swnsibilita’) in gamma bassa estrema e con medio basso esaltato che ne richiede una disposizione lontano dalle pareti ma con una fantastica gamma medio alta. La forma quasi cubica oggi sarebbe poco digerita.negli ambienti domestici Ovviamente al costo di usato sono insuperabili Per esempio le audes blues usate anche a fronte dell essere quasi nuove sono vendute a. 1800 euro. Le audes blues hanno una forma stretta di miglior impatto ambientale e la non esaltazione del mediobasso diventa una ancora piu’ facile collocazione ambientale dove il medio basso viene esaltato. Questo ancor di piu’ con la excellence 5 la cui enfatizzazione della parete di fondo diventa ancor piu salutare e complementare al raggiungimento di un miglior suono per non parlare della discesa fino a 28 hz mentre nella blues occorre attenzione che non diventi eccessiva. La prova mostrava le Audes con minor mediobasso per via di una collocazione troppo lontana dalle pareti cosa che diventa un pregio nei maggiori casi di realta’ casalinga. Queste sono le considerazioni che farei raffrontandole nuovo con nuovo ai costi odierni
Grazie a tutti
Berry


Una piacevole giornata!
Se dovessi riassumerla in due parole la descriverei così. Confronti come “da copione” con i medesimi risultati di sempre ma la sorpresa della giornata non doveva venire da lì…..
Berry tratta buoni prodotti che cerca di selezionare in base al rapporto qualità/prezzo (e mi sembra consapevole che dal momento che la qualità tende ad appiattirsi nei prodotti attualmente in commercio è quantomeno inutile spendere troppo….) ma la sorpresa non è venuta dai prodotti…. La sorpresa vera della giornata di ieri era lui: Berry! In 30 anni non mi è MAI capitato di conoscere un negoziante che ad un confronto diretto fatto nel suo negozio in presenza di più persone (potenziali clienti) ammettesse la superiorità di qualcosa che non ha lui da vendere!! E per me a fronte di tutte le maldicenze che gli sono state riversate addosso (a volte anche giustificate da un comportamento on-line da “utente disturbatore”….) questo è un FATTO che dimostra palesemente un’onestà intellettuale ben superiore alla media degli addetti ai lavori….. Berry si è reso ben conto fin dai primi ascolti che la differenza rispetto ad un sistema CCI è di un altro ordine di grandezza
affermando correttamente: “eh va beh…ma in commercio questa cosa qui non c’è!” Beh…in un futuro (non troppo lontano)…chissà 😉 La giornata ha altresì permesso di valutare la possibilità di
allestire una saletta congiunta al Mi Hi-End (se ancora disponibile di metratura più elevata) con amplificazione LT e diffusori Audes Blues.
La differenza rispetto alle Grundig è quella solita (e non potrebbe essere altrimenti) ma come correttamente affermato da Berry se le Grundig professional fossero in produzione attuale  probabilmente passerebbero i 5000euro di costo…e…NON sono in produzione (cosa da non trascurare volendo proporre un sistema ben suonante NUOVO)! Due parole per descrivere le Blues (che personalmente preferisco alle più grosse excellence): un’estensione sul basso superiore alle Grundig nella particolare installazione del negozio (purtroppo la parete posteriore ai diffusori non era “avvicinabile” e quindi penalizzava le professional a cui serve il rinforzo sulla parte più bassa dello spettro dovuto a quella parete) una certa carenza sul mediobasso delle Blues sempre relativa a quella collocazione (che spero di ovviare in fiera con una collocazione più prossima alla parete posteriore) ed una buona gamma medioalta dotata di una più che buona trasparenza.
Questo in un diffusore a tre vie da pavimento che costa nuovo 3000 euro credo rappresenti un ottimo rapporto qualità/prezzo rispetto a quanto si sente in giro di attualmente >in produzione<.
La zona (a quanto mi dice a memoria Berry) sopra ai 180Hz è coperta fino all’incrocio col tw da due mid wf in configurazione simmetrica (alla D’appolito per intenderci) in sospensione pneumatica, mentre il wf è in reflex. Se Zaini domani mi conferma la dsponibilità di una sala un poco più ampia (la differenza la metterebbe Berry) penso proprio che faremo questa esperienza congiunta….
Concludo questo mio lungo intervento citando l’unica nota dolente della giornata: la scarsa partecipazione!
Sono intervenuti nell’arco della giornata appena 12-13 persone e questo sottolinea ancora una volta quanto il “popolo” preferisca seguire i “pastori predicanti” anzichè provare ad uscire dal gregge per VERIFICARE le cose con le proprie orecchie! Questa è per me la cosa più triste: la gente ti giudica “a prescindere” (cit.Toto’).
Massimo


Concordo Massimo! Ci vorrà tempo, tanto tempo ma qualcosa cambierà. D’altronde non tutti hanno l’onestà e, sottolineo ancora una volta, l’umiltà come dimostrato da Berry a cui va la mia riconoscenza per la sua ospitalità e genuinità. Purtroppo c’è un sistema commerciale grande quanto il mondo che deve continuare a girare. Chi è disposto ad ammettere che un sistema hi-fi da 1000 euro suona in modo più trasparente e neutrale di un sistema da 5000 in su? Pochi!! Altrimenti cadrebbe tutto un mondo fondato sulle riviste patinate (e meno male che alcune sono cadute nell’oblìo!) e sui commenti di recensori molto più sensibili al portafoglio che all’onestà (d’altronde vivono su queste cose!!). Sicuramente il MI Hi-end rappresenterà un piccolo inizio di una svolta. Ne sono convinto e non vedo l’ora di essere presente.
Fulvio


Anche per me giornata piacevole. Un po’ di sfortuna per le condizioni meteo del mattino (pioggia a catinelle). Come avevo gia’ “annusato” a Milano, Berry ha delle ottime orecchie. Diversi suoi prodotti, pur non raggiungendo la trasparenza degli LT, si sono rivelati decisamente musicali. P.es.l’ampli valvolare TAC suonava forte e preciso, senza sbavature, piacevole e pieno. Solo al
confronto con l’LT ci si rendeva conto della sua tendenza ad arrotondare, a mascherare il medio, togliere un po’ d’aria all’immagine, indurirsi sui picchi. Se non ci fosse stato l’LT li’ vicino, credo che si sarebbe difeso a spada tratta anche nei confronti di amplificatori ben piu’ costosi. Le Audes Blues hanno sfoderato un buon equilibrio. Il registro basso suona con impatto deciso e il medio alto denota una connotazione piacevole, belle le voci . Ma mettendogli a fianco le Box2500, ci si accorge che queste tirano fuori ancora piu’ ambienza, naturalezza, coerenza d’emissione. Nel complesso mi pare che l’accoppiata tra le Blues e i Linear Transfer sia azzeccata e piuttosto accattivante per le abitudini d’ascolto dell’ audiofilo medio che frequenta le mostre. Bene anche le Usher ascoltate sopra, pur senza il riferimento a confronto delle Grundig, con senso di completezza del messaggio sonoro. Personalmente, sono favorevole alla combinazione LT-Audes al Milano
hi-end. Potrebbe aprire prospettive nuove rispetto al Bari hi-end. Spero la pensino cosi’ anche gli altri che hanno contribuito. ciao 🙂
Marco


Meeting a Ponte nelle Alpi – BL 2008
i gentili ospiti: Cecilia, Claudio (Soundberry), Mauro
i partecipanti: ovviamente Massimo, Enrico, Marco, Simone, Raffaele, Vittorio, Fulvio, e almeno altri tre amici di cui non ricordo o non ho inteso il nome + 4 o 5 visitatori occasionali.
Ritorno al futuro.
Chissà perchè mi è balenato questo titolo nella sera in cui all’Hotel Capri meditavo sulla giornata e prendevo appunti. Allo stesso tempo ricordavo i non troppo lontani viaggi per il Top Audio e l’atmosfera del classico negozio di Hi-Fi, che poteva essere anche una sala specializzata del magazzino di elettrodomestici, che sarebbe presto diventato Euronics o Comet. Oggi i negozi che ancora resistono specializzati in Alta Fedeltà (solo Hi-Fi ovviamente) vendono apparati fedeli a cosa poi non si sa: non certo al suono realmente registrato sul CD o sul vinile. Tutti vogliono il suono che piace a loro, pare quasi che debba essere come l’economia oggi di moda: “creativo”. Nel caso di Soundberry HI-FI, negozio anche online tra l’altro, si rientra nell’alveo del tradizionale senso di rispetto del suono originale registrato. Questo è quanto ricerca sinceramente Soundberry (al secolo Claudio Beretta) e che, sia pure dovendo conciliare un’attività commerciale, propone ai suoi clienti. Se questi poi vogliono il suono “più bello”, liberi di scegliere anche quello (fa pure rima :-)). Sembra quest’anno andare in porto l’iniziativa della partecipazione al Milano Hi-End 2008 ed ecco il salto verso il futuro con lo sforzo congiunto del forum Grundig/LT friends, con Berry che porta le “sue” Audes, che hanno dalla loro una decente riproduzione del suono e un aspetto (oltre che un marchio) appetibile dai visitatori della mostra. Insomma: un passo per far capire cosa sia libertà armonica lo fanno anche le Audes, se connesse alla sorgente/amplificata CCI (in questo
caso Sigmatek mod. CCI / Linear Transfer) e ci si può legittimamente attendere da parte dei visitatori un’occhiata (vedete quanto è importante questo senso), e in seguito, forse un’ascolto, si spera
non frettoloso (bisognerà predisporre una scaletta musicale di eccellenza per i pochi appassionati). Grazie agli organizzatori e naturalmente a Massimo per la dedizione
di cui dà prova ogni volta.
Ermanno