Massimo, ho riacceso il mio impianto e ti confesso che mi è venuta una certa depressione, possibile che ci sia una differenza di questo genere? Mi ero reso conto anche mentre ero li ma riascoltando gli stessi dischi a casa mia quasi non credo alle mie orecchie. Non mi è mai capitato di ascoltare nelle fiere audio un risultato come hai tu, hai mai pensato di partecipare a qualche fiera con i tuoi apparecchi? E’ un peccato che non siano conosciuti secondo me sarebbero molto apprezzati. Complimenti!
Claudio xxxxxxxx
ps: ti ricontatto appena ho venduto il mio Spectral.
Grazie Claudio per i complimenti, mi fa piacere che tu abbia apprezzato il risultato. Parte di questo è come ti dicevo anche dovuto ai diffusori Dunlavy SC-II che sono temporalmente corretti (ovvero hanno fase acustica corretta) e con le elettroniche LT vanno a nozze.
Per quanto riguarda le fiere partecipai ad un Milano HI-end in passato insieme ad un rivenditore/importatore del marchio Audes (purtroppo non più tra noi da svariati anni) ed è stata un’esperienza interessante ma anche deprimente per certi aspetti: rendersi conto in prima persona di quanto le persone siano condizionate dall’apparenza per chi ha la mentalità da ricercatore fa male. Mi ricordo ancora la frase di una persona che mi rivolse la parola pensando fossi un semplice ascoltatore: “notevoli queste casse (Audes Blues)…se solo ci fosse un amplificazione seria a pilotarle …”.
Se quelle casse (a dire il vero mediocri) riuscivano ad esprimersi in un certo modo (…e se ne stupì anche il costruttore che era presente) lo dovevano ad un’elettronica a monte che pur essendo dall’aspetto dimesso aveva però un modo di suonare di rara libertà a fronte di tanti anni di lavoro di ricerca alle spalle.
Se oltre all’apparenza dimessa aggiungi anche la necessità di cavi altrettanto dimessi direi proprio che vieni scartato a priori dal 99% delle persone che va alle fiere. Tanto vale evitare…purtroppo così gira il mondo.
A risentirci.
Massimo Ambrosini