Compatti o elementi separati?

Buongiorno Massimo
Complimenti innanzi tutto per il tuo lavoro e per il tuo sito che gronda di utili informazioni
Ti disturbo da appassionato Grundig semineofita per dipanare alcuni dubbi nati dopo una full immersion di lettura sul tuo sito
Tu consigli sia i compatti Grundig che gli elementi separati ma poi nei tuoi preferiti metti solo gli elementi separati, significa che li preferisci ai compatti?
C’è molta differenza?
A presto e grazie.
Marco xxxxxxx

Gent.le Marco
Generalmente i compatti migliori sono delle ottime macchine da musica ma sono indicati a chi ha, intanto gli spazi necessari per tenerli (dato l’ingombro in larghezza non sono adatti a tutte le collocazioni), poi la propensione a “non giocare” con gli apparecchi…un compatto è un impianto finito, non possiamo divertirci a cambiare preamplificatore, finale di potenza, giradischi…quelli sono fissi ed integrati…in compenso la soluzione compatta (fermo restando il fatto che si parli dei compatti Grundig di cui si fa cenno nella “Grundig Story” ) ripaga con un ottimo risultato che necessita di veramente minime attenzioni per quanto riguarda l’installazione. Il percorso cavi tra i vari apparecchi (ad eccezione del lettore cd) è infatti interno e curato di fabbrica per cui le variabili riservate all’utente sono veramente minime, oltre al ripiano di appoggio rimane solo il verso della spina 220V da trovare.
Per contro gli elementi separati possono spingersi potenzialmente ancora un pizzico oltre ma a fronte di un impegno e di un’attenzione molto maggiori da parte dell’appassionato.
Quale sia la tua strada puoi verificarlo solo tu in prima persona 🙂
Cordialmente
Massimo Ambrosini