Abbinamento 850a pro con amplificatore moderno

Buongiorno, signor Ambrosini.
Mi permetto di scriverle pur essendo io assolutamente neofita in campo hi fi e digiuna di nozioni tecniche in campo elettroacustico, ma da sempre appassionata.
Da un anno e mezzo ho abbinato un paio di 850a professional, regalatemi da un caro amico, ad un amplificatore Cambridge audio AXA35, di potenza 35 watt su 8 ohm, ma che mi è stato assicurato dalla stessa casa produttrice da me interpellata al riguardo, perfettamente in grado di gestire l’impedenza di 4 ohm delle mie casse. In effetti, a parte un leggero riscaldamento dopo le sessioni di ascolto a volume medio – alto, non ha mai avuto problemi. Se non il fatto che, per avere un’adeguata “spinta” alla musica rock, che ascolto da poco tempo, ho necessità di tenerlo a volume abbastanza alto, cioè a -20 db se ascolto da vinile (giradischi Pro Ject T1 SB) e -25 db se ascolto da CD (Cambridge audio AXC25), partendo da un livello di -50 db.
Sto quindi pensando di passare ad un amplificatore più potente, anche nell’ottica di migliorare col tempo la qualità complessiva dell’impianto, attualmente entry level. L’ultima cosa che vorrei sostituire, però, sono proprio le casse, quindi le chiedo (ed è qui che emerge tutta la mia ignoranza) fino a che livello di potenza posso sfruttare le mie Grundig senza pericolo di danneggiarle. Sarei orientata verso un sintosmplificatore Cambridge audio AXR100d (100 watt su 8 ohm) per sfruttare il sintonizzatore DAB (in realtà solo perché ho letto che presto l’FM diventerà obsoleto) o l’AXR85 (85 watt su 8 ohm). In alternativa, considererei anche l’amplificatore Cambridge audio CXC61, di ben altra caratura, in classe AB, che eroga 60 watt su 8 ohm.
Non conosco la sensibilità delle 850a professional e non so neppure come interpretare il dato della loro potenza di 50/80 watt.
Potrebbe aiutarmi a chiarirmi un po’ le idee? Sto leggendo di tutto e di più in rete, ma più leggo, più la mia confusione aumenta e non vorrei sbagliare clamorosamente la scelta dell’amplificatore, dato che lo cambierei per poterlo fare lavorare “in tranquillità” pur con volumi discretamente alti. Infatti, attualmente non oso spingermi oltre i valori di volume che le ho indicato per paura di rompere l’amplificatore o danneggiare i diffusori. Soprattutto coi vinili, sento il bisogno di avere un volume più alto.
La ringrazio per la disponibilità e la saluto cordialmente.
Giada xxxxxxx

Gent.le Giada
Non è frequente trovare una donna appassionata di alta fedeltà e quando raramente capita traspare, come nel suo caso, l’amore primario per la musica e non per gli oggetti.
Dal punto di vista della potenza il suo amplificatore non sembra dai dati di targa dimensionato per pilotare diffusori da 4ohm di impedenza nominale per cui se raggiunge temperature molto elevate occorre essere cauti col volume.
Chi le ha regalato le Box850a le ha fatto (consapevolmente o inconsapevolmente) un GRANDE regalo essendo questi tra i diffusori più rispettosi della timbrica strumentale in assoluto se opportunamente collocati e amplificati. Anche l’amplificazione però influisce tantissimo sulla sonorità e se vuole scoprire di che pasta siano fatte le 850a le consiglio di indirizzarsi verso le elettroniche Grundig dello stesso periodo storico che come sonorità/timbrica non hanno nulla a che spartire con il, pur onesto, Cambridge. Unico inconveniente, con tutti gli annessi e connessi: tali elettroniche si trovano solo usate in quanto fuori produzione da più di trent’anni.
Le consiglio la lettura della pagina dedicata a Grundig sul mio sito: https://hifiaudio.altervista.org/grundig-story/
Per quanto riguarda le radio DAB sono anni che si parla di spegnere l’FM ma personalmente, essendo un poco scettico al riguardo, ci crederò solo a cosa avvenuta. Qualitativamente trovo il suono del DAB decisamente più freddo e scheletrico rispetto all’FM.
Cordiali saluti e buoni ascolti
Massimo Ambrosini