Rogers LS3/5a 11ohm

Buongiorno Sig. Ambrosini
Da qualche tempo grazie ad un amico sono approdato sul suo sito. Desidero farle i miei complimenti per il suo lavoro di divulgazione contro corrente che sicuramente le avrà dato diversi grattacapi. Il suo sito sembra quasi extraterrestre per chi ha anni di esperienza audiofila come me, mai lette un numero di nozioni alternative e a basso costo come quelle che lei con dovizia di particolari OSA argomentare. Faccio il pubblicitario di mestiere e credo di poter dire a ragion veduta che lei sia da ammirare per il suo coraggio.
Veniamo ai consigli, ho anch’io nella mia piccola collezione una coppia di Rogers LS3/5a anche se è la versione 11 ohm, c’è molta differenza rispetto alla 15 ohm che invece non ho mai ascoltato? Ho letto l’interessante discussione sul suo forum riguardante le LS3/5a ed ho provato ad accostare le casse al muro, il risultato mi sembra più solido e aperto anche se forse ha perso qualcosa di tridimensionalità, può essere? Le sto pilotando con un vecchio Marantz 1060 e un cd Teac vrds-10 in una stanza di circa 20mq. Come le sembra l’insieme? Migliorerei di più passando alle 15 ohm o cambiando ampli con uno dei Grundig da lei consigliati? Sul lettore cd le dico sono abbastanza scettico che un Grundig possa andare meglio ma se mi capita l’occasione proverò. La ringrazio per la sua attenzione e le rinnovo la mia stima.
Cordiali saluti
Antonio xxxxxxx

Gentile Antonio,
Grazie per i complimenti…in effetti di “grattacapi” ne ho avuti diversi anche se la parola più calzante forse è un’altra…l’appassionato medio non vuole mai avere a che fare con chi mette in dubbio le sue certezze (sono rare le eccezioni) e quindi le reazioni sono spesso aggressive e tese (anche e soprattutto da chi ha interessi in merito) al cercare di screditare la fonte di tali suggerimenti. Per fortuna ancora una piccola parte di appassionati sono propensi a verificare i fatti…
Tra le due versioni di Rogers la differenza non è eccessiva, la 11 Ohm ha un poco più di gamma bassa a fronte di una minor trasparenza in gamma media – medioalta. Tale differenza è dovuta al pilotaggio del tweeter tramite autotrasformatore sulla versione 15 Ohm a differenza dell’attenuazione con partitore resistivo sulla 11 Ohm. Dovendo cambiare un solo componente il miglioramento in termini di libertà sarebbe maggiore sostituendo l’ampli ma un ampli full CCI con il suo lettore Teac le evidenzierà maggiormente anche i limiti di quest’ultimo. L’accostamento di un diffusore acustico unipolare alla parete di fondo (ammesso che le pareti laterali siano distanti) riduce quell’effetto di riverbero dovuto alla propria stanza che spesso si scambia per tridimensionalità (questo dando per scontato che la prima riflessione sul pavimento sia sempre intercettata da uno spesso tappeto). Le informazioni che permettono la ricostruzione dell’ambiente in cui è stato registrato il suono (e con esse la sua tridimensionalità) devono non perdersi nelle elettroniche e…su elettroniche convenzionali l’appiattimento riscontrabile rispetto ad un full CCI è sempre palese quand’anche talvolta quasi incredibile (ovvero non credibile). Se con un piccolo sforzo proverà a cambiare sia ampli che sorgente (con i cavi consigliati sul mio sito) vedrà che poi la tridimensionalità vera (quella incisa sul disco) uscirà anche e soprattutto con diffusori a ridosso della parete di fondo…
Cordialmente
Massimo Ambrosini