4° Meeting Ravenna

19 maggio 2007

I commenti alla giornata tratti dal forum

550 km … per me sono tanti stasera, ma sono quello che ne ha fatti dimeno ! Comunque ne valeva la pena: rivedere gli amici e conoscerne di nuovi, farsi insieme quattro risate e stupirsi ancora di qualcosa che, pur essendo già abituato a effetti strani (sul suono) da cose banali, non avresti mai supposto da cose ancor più banali…e non mi dilungo oltre :-)))
Quest’anno eravamo in 16 a tavola (con Massimo), dove mi sa che abbiamo passato la maggior parte del tempo (non sprecato). Alcune cose cui ho assistito: la prova delle FL 10 (casse a pannello Grundig montate su piedistallo basso) e di quelle palle(one), sempre Grundig di cui non ricordo la sigla la prova di un ampli Grundig SV1200 (precedentemente era stato provato suo fratello SV 160). In entrambi i casi suono notevole per altri versi, ma non a livello degli standard CCI.
Che dire della squisitezza di Monica e della simpatia dei bambini.
Grazie della bella giornata.
Ermanno


Ciao a tutti!
Il meeting di ieri mi ha rimesso in testa il tarlo del giradischi analogico. Lo dicevo che facevo meglio a stare a casa… 🙂
Seriamente.
Ancora una volta una occasione ghiotta per incontrare degli amici e passare qualche ora rilassata ascoltando apparecchi straordinari. Interessante il confronto tra un finalone Carver da ben 600 watt RMS per canale su 4 ohm ed uno striminzito V30, improponibile sulla ‘forza bruta’ ma imbarazzante (per il Carver) dal punto di vista qualitativo. Avere tanti watt a disposizione ma afflitti dal ‘problema’ non serve a molto. Il V30, ha espresso un suono libero da costrizioni, ricco armonicamente e molto coinvolgente. Sono felice di esserne il possessore 🙂
Il Carver e’ sicuramente un BUON finale, degno rappresentante dell’hifi ‘tradizionale’, come la chiamo io, eppure ‘non ja fa’ 🙂 Piu’ di tante parole, discorsi su misure e su cio’ che e’ possibile o impossibile vale un ascolto comparato. Ancora una volta ho toccato con mano l’assoluta realta’ di fatti ‘inspiegabili’, almeno finche ci si ferma alla superficie delle cose.
A tutti gli scettici che ci leggono consiglio vivamente di partecipare a qualche incontro itinerante. Gli impianti alternativi a Grundig/LT ‘quasi’ altrettanto validi sono davvero pochi.
L’ascolto delle FL10 ha evidenziato il buon comportamento di questo inconsueto diffusore come anche l’ascolto delle Audiorama 8000. Una buona estensione in basso per entrambi i diffusori. Dall’aspetto non si direbbe proprio!
Una menzione particolare alle sempre ottime SL1000. Un diffusore di assoluto rilievo con una profondita’ sul basso DAVVERO incredibile. La capacita’ che hanno questi diffusori di ‘sparire’ e’ ormai leggendaria ed il ‘coraggio’, come lo definisce Massimo, di osare dove altri diffusori getterebbero la spugna e’ rimarchevole. Interessantissimo anche l’ascolto dei primi amplificatori realmente CCI della Grundig, apparecchi del 1974/75!!!  Oggetti esteticamente bellissimi (de gustibus… 🙂 e molto ben suonanti che strizzano l’occhio ad una impostazione ‘valvolare’ ma rigorosamente a stato solido. Hanno offerto un suono molto trasparente e ricco di dettaglio. Armonicamente completo. Vogliamo parlare anche del Sigmatek modificato LT? Parliamone! 🙂
Ancora una volta un multilettore economico che suona meglio di qualsiasi altro riproduttore abbia ascoltato. Conferma che, una volta risolto ‘il problema’ una macchina vale come qualsiasi altra, almeno finche si resta nella ‘decenza’.
Non abbiamo avuto la possibilita’ di provare cavi ‘eso(si)’. Il tempo non era infinito e poi non so se qualcuno ne aveva portati. Poco male, spendere un paio di euro per assicurarsi il trasporto integro del segnale e’ sicuramente meglio che spendere ‘mila’ euro e compromettere il tutto 🙂 Tanto le prove le feci gia’ in proprio tempo fa…
Non vorrei ulteriormente annoiare con questa disamina sulla giornata di ieri ma… come faccio a non parlare delle DSL e del finale MA50? UNICO, per il momento, punto di arrivo irrinunciabile per chi AMA VERAMENTE la musica. Non mi rivolgo agli ‘audiofili’ ma a chi si siede davanti ai diffusori con l’unico intento di GODERE in santa pace della sua musica preferita. A chi non vuole porsi domande, a chi non vuole farsi seghe mentali sulle cose, a chi ama perdersi in un mondo di sonorita’ fisiche e di un realismo sconosciuto alla totalita’ degli impianti che conosco.
Considero gli LT/DSL l’ultimo stadio, ad oggi, possibile per il musicofilo evoluto. Stiano alla larga i sedicenti audiofili, non e’ roba per loro. Questo sistema suona straordinariamente BENE, il gioco del compra, cambia e ricambia non funziona con questi apparecchi. Te li metti in casa e dopo poco tempo non ci pensi piu’ e cominci a porti il problema di dove mettere i dischi in continuo ed inevitabile aumento 🙂
Appena avro’ a disposizione lo spazio giusto (mi devi dare le dimensioni PERFETTE della stanza Max) saranno i miei diffusori.
Un ringraziamento particolare all’ospitalita’ di Massimo e famiglia sempre molto cortesi e allegri.
Un benvenuto ai nuovi amici che si sono sobbarcati il ‘pellegrinaggio’ fino a Ravenna.
Infine un GRAZIE sincero a Massimo per il suo incessante lavoro di divulgazione senza il quale mai avrei compreso fino in fondo il reale valore di questi apparecchi.

Gianfranco


Mi sono incastrato con i copia e incolla dei miei appunti…
Manca la parte riguardante il confronto CD/SACD!
I SACD e la loro controparte in CD non erano molti ma ci hanno comunque permesso di trarre alcune riflessioni, conclusioni sarebbe una parola ancora azzardata, forse. L’ascolto di Brothers in Arms dei Dire Straits ha evidenziato una palese aggiunta di riverbero su alcuni strumenti, assente nell’originale in CD. E’ evidente un remastering non ‘liscio’ ma edulcorato e riarrangiato in modo da smussare alcune caratteristiche tipiche di apparecchi highend. L’alto leggermente arretrato e piu’ sottile, privo dello spessore della copia in CD ed il mediobasso spinto piu’ avanti compromettono l’equilibrio timbrico dell’ascolto.
Con apparecchi afflitti dal ‘problema’ sembra suonare in maniera piu’ corretta il SACD. Lo stesso ascoltato attraverso un sistema CCI invece trasforma in ‘plastichina’ la chitarra di Knopfler. E’ evidente un impoverimento armonico ed uno sbilanciamento verso il basso della timbrica generale che tende allo ‘scuro’, per usare un termine caro agli audiofili. Su impianti mediocri come la quasi totalita’ di quelli highend questo puo’ apportare alcuni benefici sommando due errori di segno opposto un po si compensano ma portano comunque molto lontano dalla trasparenza vera. Capisco come questo formato tende ad affermarsi al crescere del prezzo dell’impianto… 🙂
Deludente invece su un impianto CCI. Grazie alla sua trasparenza il sistema evidenzia tutti i ‘trucchi’ usati in fase di mastering e ne rende a tratti fastidioso il suo ascolto a causa di evidenti ‘forzature’ e sottolineature assolutamente non necessarie in sistemi corretti.
In conclusione, il SACD, negli ascolti fatti, suona un po artefatto, non so se a causa degli interventi ‘furbi’ (mica troppo) dei tecnici del suono. Anche il SACD di Peter Gabriel (il primo lavoro da solista) evidenzia gli stessi problemi di quello dei Dire Straits, seppur di entita’ minore. Bisognerebbe riuscire ad avere la certezza di ascoltare due versioni PERFETTAMENTE identiche della stessa incisione… se qualcuno fosse a conoscenza di una incisione SACD proveniente dallo stesso master di quella in CD…
Anche il confronto del SACD di DSOTM dei Pink Floyd lascia il tempo che trova a causa dell’evidentissimo remix subito. Livelli dei volumi relativi degli strumenti dichiaratamente diversi ed in alcuni casi aggiunta di alcune chitarre assenti nell’originale rendono impossibile un confronto serio.
Sono dell’idea che con due incisioni perfettamente uguali non si rileverebbe nessuna o quasi differenza all’ascolto.
L’all-in-one puo’ tranquillamente nascere senza il supporto del SACD.
Ciao
Gianfranco


Non posso far altro che quotare il tuo intervento aggiungendo che (pur essendo sulla carta uno standard migliore) sarebbe piuttosto triste constatare che venga utilizzato per fornire la versione “pompata” (e innaturale…) per esoaudiofili anche se questa è la conclusione tratta dall’ascolto di tali tre dischi che mantenevano analoghe caratteristiche al confronto….
Spero esista anche qualche dischetto sacd effettivamente migliore rispetto al cd ma….aspetto di sentirlo!
Per ora cd batte sacd 3 a 0 🙂 …e luna rossa batte oracle 5-1 :-)))
Buona domenica e…aspetto i commenti degli altri partecipanti al meeting!!
Massimo
ps: grazie Gianfranco per il tuo lusinghiero commento 🙂


Giornata assolutamente piacevole, oltre ad essere stato il meeting migliore a cui ho partecipato, forse perchè la maggior parte dei presenti avevano già una certa esperienza per cui si sono perse per strada le solite e ripetitive prove delle riviste e dei cavi ( a parte quella nuova delle….. 😀 😀 😀 ) andando a ricercare con un po’ più di attenzione le differenze tra i modelli di amplificatori. Ancor più interessante la prova dei SACD, che ha evidenziato come “si stava meglio quando si stava peggio” visti i deludenti ( e dannosi ) risultati che si sono ottenuti.
Sulla linea del “vintage è meglio” una menzione all’integrato Minerva che mi hanno dato da provare in quanto, pur non raggiungendo la qualità Grundig, ha espresso una musicalità che si potrebbe definire ignota a molta dell’attuale produzione.
Tra le varie casse provate, pur riconoscendone una minore capacità di integrale restituzione del messaggio sonoro, ho avuto una preferenza per le FL10 rispetto alle SL1000, in quanto hanno una “voce” che ricorda le DSL che posseggo e che potrei sostituire per…. due paia di DSL 😀 😀 :D.  Anche le Audiorama si sono riconfermate ottime casse pur non raggiungendo le SL1000, ma hanno quello stile che le rende dei desiderabili oggetti d’arredo (oltre a far sfigurare molte casse attuali…).
E nel pomeriggio DSL+LT, che, pur possedendo, a casa di Massimo godono di una sistemazione migliore rispetto alla mia, potendo così usufruire anche di un ascolto, seppur breve, a livelli di assoluta eccellenza. E poi quella batteria!!!! mi è sembrato di tornar indietro all’inizio anni ’90 quando avevo degli amici che suonavano in un gruppo e li andavo ad ascoltare nella loro sala prove… e li sì che la sentivi forte e con quella persistenza in aria come è successo ieri.
Menzione speciale al mio impianto che questa mattina ho potuto riaccendere per qualche decina di minuti dopo gli ultimissimi aggiornamenti. L’inizio non è stato un gran che… Come sorgente la radio, però suonava tutto tra le casse… C’è da dire che era un po’ che non lo accendevo… un po’ (troppo) disordine tra i cavi ed allora mentre metto a punto qualche dettaglio di installazione faccio scaldar (forse meglio deumidificare :D) e poi… e poi se devo provare l’ampiezza dell’immagine ci vuole un bel live… Pulse è ottimo per questo. Eeeeeeee a Max… Non ci siamo!!! E NO!!! proprio non ci siamo!!!! vabbè tutto, vabbè il CCI, vabbè la trasparenza, vabbè la riproduzione dell’ambiente, vabbè il lavoro di anni….. però la prossima volta con il bigliettaio al cancello d’ingresso ci discuti tu che io a questo gli ho dovuto far capire che era un cd a suonare 😀 😀 😀
Un saluto a tutti i partecipanti, ma anche un saluto ed un ringraziamento a tutta la famiglia Ambrosini per
l’ospitalità e perchè ancora ci sopporta (e sopportano Massimo :D).
Simone


Il meeting è stato piacevolissimo, come sempre, e utilissimo, per le novità tecnicoscentifiche emerse dutante l’ascolto.
Massimo è come sempre ospitalissimo e gentilissimo come pure la moglie che, amorevolmente, mi ha ospitato e cibato!! per due giorni. Sono cose che è difficile trovare al giorno d’oggi!!! I prodotti di Massimo sono imbattibili, ulteriormente migliorati, verità assoluta nel campo dell’ascolto Hi Fi. Ascoltare il long palyng dei DEEP PURPLE “Made in Japan” con le DSL ha dato la reale contezza delle capacità del suo sistema. Dinamica pressione, brutalità da “very hard rock”, insomma un cocktail di elementi cosi bene amalgamati tra di loro da rendere “vero” ed ascoltabile un LP notoriamente difficile – per gli altri impianti -.
La “due giorni” poi, per quanto mi riguarda, è stata impreziosita dal finale MA 25 che ho comprato e portato via con me. Ovviamente non ho parole sulla bontà del risultato che ho ottenuto già Domenica sera a casa mia dopo averlo montato nel mio impianto.
Per ultimo, ma non meno importante, segnalo la simpatia dei partecipanti, tutti “bravi” gentili e disponibili. Insomma dei veri
amiconi, Forse vale l’assunto che chi apprezza Grundig non può che essere una persona “ricca” almeno nell’animo.
Mario


Cosa aggiungere a quanto detto?
Una sola …andate ai meeting!
Sono un’esperienza non riproducibile nelle mura domestiche, forse per la presenza di Massimo, forse per una volontà comune di
concentrazione, ma la nettezza di risultati che si ottengono negli ascolti non si riesce ad avere a casa propria.
Poi , in particolare a Ravenna, dove gli ambienti sono praticamente al top, ci sono le condizioni affinchè emergano le differenze in
modo chiaro e percepibile da tutti.
Quest’anno le DSL facevano veramente paura. Grandi,immense.
Complimenti Massimo.
Alfredo


Ebbene si’, anche quest’anno devo ringraziare l’allegra combriccola del meeting ravennate per avermi sopportato con pazienza. Tra qualche lezione di skate con i piccoli, un giusto pisolino sul pavimento, un pranzo luculliano con ghiacciolo finale, quattro chiacchere sul dondolo, ho pure riservato un po’ di tempo alle straordinarie esperienze hifi del meeting. Come molti hanno intuito, sono forse l’audiofilo piu’ improbabile del gruppo e, infatti, mi sono soprattutto appassionato ai retroscena d’annata sulle selezioni canore per lo zecchino d’oro (aspetto quegli mp3 che qualcuno ha promesso!!!). Nonostante le particolari conformazioni anatomiche che ho assunto per godere maggiormente degli ascolti (come visibile dalle foto del nostro Ermanno reporter), il pianoforte sull’impianto grande suonava ispirato e rapito, con un rappresentazione plastica e poetica di Beethoven. Poi c’e’ chi si fa di Deep Purple a tutto volume, ma quello e’ tutto un altro discorso: l’accoppiata DSL+LT digerisce anche il metallo con una naturalezza disarmante e ti scaraventa in prima fila in mezzo ai fan in delirio. La definizione dei dettagli rimane intatta anche ai piu’ alti livelli di pressione sonora e, andando con la memoria a mille altri ascolti, e’ veramente difficile (impossibile???) ripescare sistemi non CCI che possano superare una prova simile senza dare alcuna sensazione di sforzo. Mi sarebbe piaciuto ascoltare i prototipi del due vie da piedistallo che erano proprio li’ ad aspettare… Sara’ per la prossima volta.
Ciao
Marco


Anch’io, che sono al 4° G-Day in quel di Ravenna, devo convenire che è sempre piacevolissimo !
Oltre ai momenti delle prove e di verifica c’è del vero e puro divertimento nel stare insieme fra noi. Le DSL di Massimo, sopra tutto, hanno confermato tutto il loro valore. E’ stato un vero piacere ascoltare musica con le DSL ed in compagnia di tutti voi. Molto esaurienti le prove fra SACD e CD dove le differenze di suono degli strumenti nei due formati e la trasparenza degli impianti full
Grundig non hanno lasciato scampo al povero SACD a favore del CD. Interessanti anche le prove delle bellissime AUDIORAMA e delle FL 10 nonchè dei primi amplificatori CCI Vintage ( SV 1200 e SV 160 ). L’ospitalità di Massimo e signora è stata come al solito generosa e perfetta. Grazie ancora.
PS: X MARCO = ti ho mandato il file che mi avevi richiesto. Tieni presente che la qualità dell’incisione è quella che è visto il tempo
passato e perchè a 8 anni non tenevo da conto i dischi come faccio adesso :-)) Il file contiene entrambi i lati del disco.
BUON ASCOLTO.
Ciao
Roberto


Salve a tutti; questo di Ravenna è stato il mio secondo meeting a distanza di un mese da quello di Castellina in Chianti. Ho conosciuto delle persone nuove con le quali sono entrato subito in sintonia e ho avuto la conferma di quanto già sperimentato nel meeting di Castellina: il suono Grundig è fenomenale! Non sto qui a raccontarvi della sua superiorità rispetto a quello di qualsiasi impianto hi end con il quale è stato confrontato, se ne è già parlato molto e riscriverlo non convincerebbe di certo qualche scettico almeno a farsi venire un dubbio; voglio semplicemente sottolinere quanto sia “piacevole” e rilassante l’ascolto di un impianto full CCI: si ascolta finalmente la musica, l’impianto scompare e si può stare lì per ore senza accorgersi del passare del tempo. Mario sostiene che c’è qualcosa che accomuna tutti gli amanti del suono Grundig; io credo che di fondo ci sia la passione vera per la musica e la capacità di emozionarsi ancora come accadeva da adolescenti! Vorrei ringraziare di cuore Massimo per la solita disponibilità e pazienza e salutare Alfredo, Mario, Gianfranco e tutti i nuovi amici con i quali spero di poter condividere presto momenti belli come quelli di sabato. Buoni ascolti a tutti,
Massimo


Grazie  all’ospitalità di  Massimo abbiamo potuto assistere ad un nuovo meeting a Ravenna e confermare la superiorità degli apparecchi grundig ed LT ampli e finali con le maestose DSL, ma soprattutto conoscere di persona Alfredo, Mario,  rivedere Simone e gli amici di Nerviano e di Siena e non ultimo Wroom …………..Wroom………TURBOSCIENZIATO.

CIAO

Luca & Valeria


Le mie impressioni. Due impianti con configurazioni simili, ma con risultati sostanzialmente diversi. Primo: sistema full Grundig. Massa sonora sorprendente in rapporto alle dimensioni, fluidità, definizione altrettanto stupefacenti. Gli strumenti risultano sempre ben distinguibili, il suono è pastoso, godibile ma non ruffiano, le medie non sono arretrate e riproducono le voci maschili con il giusto calore, quelle femminili con le armoniche superiori ben evidenti e per nulla esitate. A voler essere pignoli, qualche volta sembra essere un poco morbido. Impianto Grundig/LT. Un passo avanti rispetto al precedente. Il basso delle DSL, grazie alla maggior massa d’aria gestibile dai woofers Dynaudio, risponde alle sollecitazioni del poderoso MA50 con sicurezza, regalandoci una batteria riprodotta senza sbavature e senza coloriture sonore. Gli ampére messi a disposizione dal finale si sentono tutti, ci si rende subito conto che qui il volume può salire di più senza rischiare di indurire il suono riprodotto da questi altoparlanti. Suono che sgorga melodioso, con una timbrica molto simile al Grundig, grazie anche all’adozione del medesimo trasduttore per le frequenze acute. L’omogeneità dell’accoppiata però sembra andare ben oltre lo stesso tweeter. Appare chiaro che Massimo Ambrosini ha progettato i suoi componenti seguendo una strada ben precisa, un percorso che nasce da una profonda conoscenza della circuitazione e delle metodologie della Grundig, rivisitate però attraverso la propria esperienza umana e professionale. Il risultato è un suono ancora più libero da costrizioni, che si diffonde nell’ambiente senza localizzazioni fastidiose, preciso, dettagliato, trasparente e neutrale. Rimane sempre difficile circoscrivere a parole certe emozioni, posso solo dire che chi ha già un trascorso con Grundig, a sentirli parlare, passerà ben presto alle DSL di Massimo. Punto. Un ultima nota. La solita cornice amicale, il simpatico Asciuti continuamente rincalzato da Massimo e Alfredo, il fin troppo umile Antonio, splendido compagno di viaggio,l’interessante esperienza di Gianfranco turboscenziato, tanto per citare alcuni. La splendida accoglienza di Ambrosini e consorte, che ringrazio ancora una volta per l’accoglienza e la cortesia. Amici tutti, che spero di incontrare nuovamente e al più presto
Giancarlo