3° Meeting Roma

19 ottobre 2014

I commenti alla giornata tratti dal forum

Mi lancio per primo nelle impressioni a caldo circa il meeting di ieri. Vorrei ringraziare innanzitutto Stefano per la disponibilità e simpatia con cui ha accolto un incontro di grande pregio tecnico e musicale. E’ passata forse un pò in sordina, ma il cd “phonato” ha aggiunto secondo me qualcosa in termini di riproduzione forse da ascrivere al minor rumore di fondo. Ho apprezzato e apprezzo tanto questo aspetto del mondo CCI: virtualmente il percorso di tuning mediante “trial and error” è infinito, prolungando quindi l”elemento ludico connesso all’esperienza. L’altro ringraziamento va ovviamente a Massimo per l’impatto silente ed umile al contempo che negli anni ha sortito sul mondo della riproduzione audio. Purtroppo tale rivoluzione, piccola in scala ma grande in contenuti, è appannaggio dei soli appassionati pronti a rifiutare ogni convinzione preconcetta. Convinzioni purtroppo costruite a suon di migliaia d’euro e errori e alchimie mal e mai riuscite. Tornando al meeting direi che il motivo di fondo è stato: il resto del mondo contro CCI. In che senso? Un valvolare suona come un valvolare, uno stato solido come uno stato solido; anche se portati all’estremo ingegneristico suoneranno sempre in quel preciso modo, con specifici pregi e difetti. La differenza tra un Kondo Ongaku (miglior valvolare da me ascoltato per periodi di tempo prolungati) e l’ottimo valvolare di ieri (non ho compreso il marchio) risiede in un tono più aureo e eufonico, una migliore coesione del messaggio nel suo complesso e una più accentuata liquidità, soprattutto in gamma media. Ma anche il Kondo suona come un valvolare, nel bene e nel male. E purtroppo dopo aver ascoltato grundig/lt non posso non concentrarmi su ciò che manca in luogo di ciò che c’è. I confronti di ieri hanno mostrato ciò che manca: manca la “stanza”, manca la coerenza e coesione di fondo, manca la linearità e omogeneità del messaggio senza esasperazioni in una banda particolare di frequenze (vedi monovia) e, fortunatamente, manca la fatica d’ascolto. Dopo i primi due minuti di ascolto sia del valvolare che dello stato solido, per quanto ottimi progetti riconosciuti dalla critica, non riuscivo a concentrarmi sulla musica perché v’era quel “nervosismo” di fondo che provo di solito quando ascolto il classico impianto hi-end. Credo che ognuno di noi abbia ben chiara questa sensazione. Qualsiasi configurazione CCI testata mi ha consentito di ascoltare la musica, l’artista, come ad un concerto dal vivo, dinamica ovviamente a parte. Allora un po’ di considerazioni sugli “oggetti” in ordine sparso:
– Philips 960: una tra (se non La) le sorgenti più musicali, trasparenti e “sustained” che abbia avuto il piacere di ascoltare. Aggiunge veramente carne sulle ossa senza essere goffa (al contrario di un sacd);
– Aktiv 20: forse la cassa più adatta all’ambiente di Stefano. Basso frenato e ottimamente articolato, gamma media da primato sotto il profilo della trasparenza, grande delicatezza in gamma alta e ottima coerenza di fondo;
– Spica: buone, ma niente di straordinario; tagliate in gamma bassa, a tratti timbricamente anomale e “inscatolate”;
– ESS: grande delicatezza del tweeter, impossibile l’integrazione con il woofer, tecnologie troppo distanti;
– DSL: impressionante progetto, immenso potenziale, solo parzialmente espresso, purtroppo. Anche con le vibrazioni della base, eccitazione eccessiva dei modi della stanza, collocazione forse migliorabile e punto d’ascolto non perfettamente ottimizzato sono state la riproposizione più vicina alla musica dal vivo ascoltata ieri. Non sono meno trasparenti delle aktiv, sottolineano soltanto meno la microfonicità della registrazione (effetto monitor delle aktiv). Riescono a creare un effetto live unico, esasperando perciò la famosa “stanza” virtuale. Ascoltandole e chiudendo gli occhi ci si sentiva trasportati nel luogo in cui la registrazione è stata effettuata. Il legato del pezzo blues ascoltato fino allo sfinimento era meno a fuoco rispetto alle aktiv ma si amalgamava senza soluzione di continuità col resto. Questa è la musica dal vivo: non è possibile riuscire a distinguere la staccato di un chitarrista rock o il battere e levare nel tapping. È microdettaglio che non esiste dal vivo e non esiste neanche per le DSL. Fantastiche, se solo non costassero così tanto…La prossima volta porterò una mia selezione di sinfonica “grossa” e jazz un po’ particolare, le immagino splendide con questo materiale.
Vorrei chiudere questo personalissimo report del meeting con una citazione di ringraziamento per Massimo. Per me che lavoro nel settore della ricerca è molto significativa e credo ben si adatti al concetto e filosofia generali legati al concetto CCI.
vincenzo_uli
Ci sono soltanto due possibili conclusioni: se il risultato conferma le ipotesi, allora hai appena fatto una misura; se il risultato è contrario alle ipotesi, allora hai fatto una scoperta.


E bravo Vincenzino  :mrgreen:
Sei proprio un bell’accatto per il gruppo…
Non si puo’ aggiungere altro direi.
Alfredo


Beh grazie di cuore a te!! Se ho colto lo spirito di fondo del CCI in così poco tempo lo devo alle esperienze fatte a casa tua, oltre che all’enorme quantità e qualità di nozioni che hai condiviso con me. Colgo l’occasione per aggiungere che mai mi era capitato di incontrare così tanti appassionati di Musica tutti insieme nella stessa stanza. Difficile che non riconosca al volo un certo brano in circoli più…hi-end. Finalmente mi sembra di essere approdato tra belle persone genuinamente appassionate di musica. Francamente mi ero un pò rotto di Musica Nuda sempre e comunque…
Il violoncello di ieri era MAGNIFICO (il proprietario del cd potrebbe inserire i riferimenti?). La tonalità dello strumento era all’inizio spiazzante, ma proseguendo si percepiva l’autenticità storica e la qualità artistica del musicista. Bellissimo!
vincenzo_uli


Non sempre ma di tanto in tanto si partecipa a meeting in cui vi sono persone che comprendono quale sia lo spirito giusto per partecipare: portare apparecchi da porre a confronto diretto.
In questo meeting, grazie soprattutto a tre partecipanti, sono stati ascoltati:
-New Audio Frontiers “Legend”
-Karan Ki 180
-Ess AMT1a
-Spica TC50
e ci siamo scordati (anche perchè erano già le 19:00…) di un Leak stereo 20 (rimasto nella sua scatola anonima) portato dal medesimo proprietario delle aktiv20 mod LT che abbiamo ascoltato (e a cui si riferisce l’ascolto citato da Vincenzo). Da parte mia è stato bello notare lo sguardo stupito dei presenti quando abbiamo confrontato il 960 LT con il lettore Pioneer LT in cui la differenza presente era inferiore a quella della posizione del tubetto di guaina plastica libero di muoversi sul cavo di segnale: bastava un piccolo impedimento a tale movimento per determinare una differenza maggiore di quella presente tra i due lettori. Spero di poter leggere altri commenti/ impressioni da parte degli altri partecipanti…non siate pigri…c’è chi si è fatto quasi 800Km tra andata e ritorno…
Pregherei chi ha fatto foto di inviarmele in e-mail per poterle caricare sul sito (dopo opportuna selezione). Last but not least ringrazio sentitamente Stefano per l’eccellente ospitalità e l’ottima compagnia…il tempo passato insieme il sabato sera ad ascoltare e fare confronti è volato ed ha evidenziato ancora una volta l’affinità delle reciproche percezioni all’ascolto.
Inoltre è sempre un piacere ritrovare amici con cui si condivide un comune cammino, un cammino che richiede una sensibilità non dissimile…un piacere sempre difficile da descrivere a parole.
Massimo


Salve, questi incontri sono importanti non solo per vedere le persone già conosciute ma soprattutto ma per conoscerne altre, questo è il valore aggiunto. Ognuno porta le proprie esperienze, le percezioni ed i propri apparecchi per un confronto. Il fattore umano certamente è l’aspetto maggiormente apprezzabile. A volte guardando le nuove generazioni penso che siamo dei dinosauri. Si, forse, ma sicuramente evoluti. Se l’uomo sapiens sapiens si identifica nell’uomo hi -end sono contento di fare la parte del dinosauro.
Il momento migliore relativamente all’ascolto è stato per me dalle 08:00 alle 10:00, solo in casa, Massimo era uscito per un “intervento”, gli altri sarebbero arrivati più tardi. Silenzio, poco inquinamento acustico esterno, mi sono goduto le dsl, l’ampli ed il Pioneer modificato ( finalmente dopo anni di traversie finalmente funziona e suona). Mi sono abbandonato sul divano, dopo il riposo notturno, mente libera, orecchie riposate. La musica galleggiava, mi attraversava….. cercavo di trattenerla….. ma subito dopo arrivava un’altra nota più bella della precedente.
Quindi il valore aggiunto è sicuramente l’apporto umano, è stata una giornata piacevole. Per il suono? Tutto rose e fiori? Tutto sommato penso di si. Il mio ambiente ha delle caratteristiche particolari…. come sempre le misure non dicono tutto…… molto ma non tutto. Massimo già due anni fa aveva notato la reattività dell’ambiente per quanto riguarda le basse frequenze. Il sabato pomeriggio ha piazzato le sue dsl ed io ho collaborato. Forse, dico forse per stanchezza si è accontentato…. per modo di dire del suono che già era buono, nonostante io piazzi mie Grundig in maniera diversa. Il fatto di dover incollare sotto le casse un plastichino per farle toccare con precisione sul pavimento lo ha determinato a posizionarle in un certo modo. Alla fine della giornata ha potuto constatare che incollando i plastichini sotto le casse e posizionandole dove eccitano meno l’ambiente sono ulteriormente migliorate.
Per via del viziaccio del fumo ogni tanto mi assentavo….. eravamo solo in due. Concordo con le impressioni che hanno percepito gli altri sulla migliore riproduzione dell’integrato lt sul valvolare e sullo stato solido messi a confronto. Non male le ESS, meglio le Spica rese più simpatiche dalla forma. Un ringraziamento va a tutti voi per la bella giornata passata, a chi si è caricato chili e chili di elettroniche per i confronti…. Questa è passione. Massimo l’ho visto fare avanti ed indietro dalla “ cucina-laboratorio” per aggiornare le Aktiv. C’è dell’altro oltre al tornaconto economico. “Qualcuno” definisce questo sito commerciale. Massimo sicuramente ne trarrà dei piccoli vantaggi ma…… vederlo fare mille cose, mille confronti, mille modifiche mi fa ritenere che la passione, l’amore per il buono suono, la voglia di condividere i progressi sia la componente maggiore del suo agire.
Le aktiv 20 sentite di sfuggita nel pomeriggio, ero già molto stanco, sono sembrate le più sinergiche con il mio ambiente anche se le dsl meglio posizionate avevano qualcosa di magico.
Uno degli amici intervenuti non aveva nessun apparecchio Grundig , si è trattenuto solo la mattina. Ieri sentendolo per telefono mi ha riferito che il tutto gli è molto piaciute ovviamente riferendosi all’impianto di Massimo. Questo è il maggior riconoscimento. Certo, si potrà dire che il valvolare abbinato a casse diverse possa diventare migliore. Ho avuto di quel produttore le casse che costavano parecchio……. L’ho sentito diverse volte con quell’integrato, si andava un pochino meglio, meno goffo ma non aspettatevi miracoli, i miglioramenti sono di ordine minimo e non a 360 gradi.
Penso, ritengo, parlandone con il mio amico ieri al telefono che la vera sorpresa del suono delle elettroniche di Massimo è nella modifica del dvd o dei cdp commerciali. Questa modifica fa capire maggiormente che il “ valore “ di un suono non sta nei qualità, nell’imponenza dei componenti ma risiede altrove. Non so dove ma mi interessa relativamente. Conta il risultato, il risultato è che un dvd prodotto qualche anno fa suoni meravigliosamente.
Un grazie a tutti, alla prossima…… no so quando……. dipende dall’embargo.
Stefano


Giornata calda, di ascolti, di sorprese e di nuove amicizie.
Grazie a tutti ed un grazie particolare a Stefano che ci ha gentilmente e simpaticamente ospitato,
… grazie al generosissimo Massimo che non s’è risparmiato e, tra una modifica miracolosa “al volo” e l’altra, è riuscito come al solito a farci apprezzare quel non so che di magico che traspira da ogni sua creatura.
Che dire delle nuove DSL?
… fisicamente il loro “dimagrimento” rispetto alla serie precedente, insieme alla loro posizione obbligata molto ravvicinata alla parete di fondo, ne fa un oggetto finalmente “WAF compliant” esteticamente gradevole e facilmente armonizzabile con il resto dell’arredamento.
Per quanto riguarda il loro suono, nonostante le risonanze deleterie della stanza, mi ha colpito una caratteristica sopra le altre…..
… avendo come riferimento le altre ottime due vie del gentilissimo Vito (le Spica TC50 e le mitiche Ess AMT1a),
… per l’estensione del basso,
… per la naturalezza nella gamma più critica delle voci che sono risultate decisamente più naturali e piene, verosimili, solide,
… se non le avessi viste con i miei occhi,
… avrei detto che a suonare fossero delle magnifiche risonanti “tre vie”.
… ma con la focalizzazione, la trasparenza e la capacità di sparire dei migliori due vie.
Un gran bell’ascoltare.
Rispetto invece al diffusore 3 vie attivo Aktiv 20 modificato all’ultima versione LT e pilotato dal pre XV7500, la lotta è stata mooolto più dura perché la dinamica e la trasparenza di cui sono capaci le Activ è davvero incrediiiiiibile (scusate l’entusiasmo ma sono le mie). Quello che ho potuto notare è che nelle DSL le voci, ancora particolareggiate ed espressive, si amalgamavano godibilmente con il resto degli altri strumenti in una stanza virtuale ampia e credibile senza porre troppo in evidenza quei soffi, sputi, gorgoglii che, rivelati con maggior dettaglio dalle Aktiv , rendevano l’ascolto altrettanto magnifico,
… ma un punta più radiografante, più tecnico, … più “monitor”. Insomma, se dovessi registrare un disco in studio,
… preferirei le Activ 20 LT,… ma se quel disco lo dovessi riascoltare comodamente seduto sul mio divano di casa,… sceglierei decisamente (potendo) le nuove DSL.
Se a qualcuno è piaciuto il meraviglioso brano di Haendel a voce sola e violoncello, ricordo che si trattava della traccia n° 5 Aria “Per te lasciai la luce” dal CD di “Delirio” EMI Classics del 2005 con il fantasmagorico inaudito soprano Natalie Dessay e l’ensemble di Emmanuelle Haïm.
Se invece amate la bella musica antica, ma siete delicati di cuore,
… NON ascoltate il CD Naive (Astrée) di Gregorio Allegri “Miserere” con un impianto hi-end, sono bastati un paio di acuti del soprano al minuto 2,50 e 3,16 del primo brano, per far crollare davanti ai miei occhi un impianto super mitico nello spazio di Lyrics Audio durante l’hi-fidelity Show di Roma del 2012.
Vero è che il salto dinamico è così grande che la stessa registrazione è affetta da una minima cimatura del secondo picco, ma dopo aver speso fior di millemila euro non si può arrivare al climax della composizione per ritrovarsi con una bruttissima distorsione da far rigirare le budella nella pancia…
D’altonde, una prova l’abbiamo avuta anche durante il meeting col pur ottimo valvolare New Audio Frontiers “Legend” che ha sofferto nettamente il picco maledetto “rompendo il suono” senza nemmeno aver dovuto pilotare un carico difficile come le nuove grandi elettrostatiche Quad.
Tornando a casa dopo aver provato il CD Philips 960 LT
… e ascoltando gli stessi brani con uno dei miei due CD 7550
… ho provato un solo sentimento
… nostalgia.
Peace and Love
gambista


vincenzo_uli ha scritto:
Aktiv 20: forse la cassa più adatta all’ambiente di Stefano. Basso frenato e ottimamente articolato, gamma media da primato sotto il profilo della trasparenza, grande delicatezza in gamma alta e ottima coerenza

l’argomento aktiv20/ambiente mi interessa, quanto è grande la sala e come erano posizionati diffusori ed ascoltatori?
Antonio


Mi permetto qualche commento a margine, di scarsa levatura tecnica (me ne scuso) ma in questo periodo sto diventando più incline a dare voce alle sensazioni a pelle che alle riflessioni ponderate. Confesso che sono venuto principalmente per incontrare persone più che per ascoltare apparecchi, ed in questo senso lo scopo è stato pienamente raggiunto. Tuttavia non posso non confermare la piacevolezza del sistema principale ascoltato (DVD modif. LT, ampli LT + Diffusori DSL) che si districa eccellentemente fra i vari generi senza privilegiarne apparentemente nessuno, il tutto senza fatica di ascolto (anche se per i miei gusti il livello mi è apparso saltuariamente un po’ troppo elevato); qualità, quelle sopracitate, che dovrebbero essere primarie in un apparato di riproduzione sonora globalmente valido, in un’ottica lontanissima dai luoghi comuni del passato (ricordate i famosi consigli “dell’amico esperto” che indicavano ì diffusori AR per la classica, JBL per il rock, Cerwin-Vega! per la disco…per non parlar del resto?). Tutte le altre combinazioni ascoltate sono risultate, per un motivo o per l’altro, inferiori a quella citata, con la sola eccezione delle Aktiv – ma lì non vale, si gioca sempre in casa – che forniscono una prestazione veramente impressionante quando settate al meglio (plastichini inclusi). Curiosità personale, mi sarebbe piaciuto sentirle a confronto con un monitor amplificato K+H (Klein & Hummel) con cui ho lavorato molti anni fa e di cui conservo un ottimo ricordo globale (di certo superiore ai Genelec presenti nel mio abituale luogo di lavoro…) ma del quale purtroppo non ricordo più neanche la sigla. Unica parziale eccezione (col trucco) a quanto detto finora, la prestazione delle Spica limitatamente alla voce della cantante di Burn your blues, la quale – probabilmente grazie a “provvidenziali” carenze in altre gamme  🙂  – riusciva finalmente ad emergere dal “muro di suono” in cui rimane normalmente affogata, si può dire che l’abbia ascoltata per la prima volta  😉
Miracoli della… non linearità  🙂  !
Tornando al suddetto CD, avevo sempre pensato che fosse inascoltabile nel setup casalingo per via dell’installazione forzatamente (e paurosamente) non–CCI; mi ha consolato il fatto che anche con il sistema Top mi risulta poco digeribile… quindi pochi rimpianti! 😉
Riguardo il confronto finale fra il DVD e il Philips 960, entrambi modificati, interessante notare che non tutti i lettori modificati suonano uguali, e a mio parere non si tratta di sfumature proprio infinitesimali, ma sensazioni percebili abbastanza chiaramente da chi è avvezzo a questo genere di suono. A puro titolo personale, preferivo il CD960.
Nessuno si offenda se mi sento di affermare che al di là dei vari confronti, il vero vincitore in queste occasioni è la passione per la musica – non a caso molti degli intervenuti sono anche musicisti o hanno attinenza con il mondo della produzione musicale – che trova un ripiego “di lusso” nei sistemi HiFi ma rimane ben cosciente che la realtà è irrproducibile in interezza e coinvolgimento.
Ormai acquisite le osservazioni sull’iperrealtà dominante come metro di riferimento dell’HiFi e della riproduzione audio/video in generale; meno scontata, anzi direi arguta, l’osservazione riguardo l’influenza della componente psicoacustica legata alla reale presenza scenica dei cantanti/musicisti, che potrebbe condizionare in positivo la gradevolezza della percezione dal vivo… al di là delle mere prestazioni sonore misurate dalle nostre orecchie  🙂
Che dire? Un meeting sicuramente con meno interventi polemici dell’ultimo al quale avevo assistito (in un un paio di casi abbastanza motivati dal loro punto di vista, in un altro dovuta esclusivamente a spocchia e supponenza… e non dirò altro, neanche sotto tortura  😉  per questo complessivamente più rilassato e pertanto gradevole, giusto riconoscimento alla disponibilità e alla signorilità del perfetto padrone di casa, che ci ha fatto rimanere “in tema” anche all’ora di pranzo: il vocione del cameriere sembrava provenire da una Klipschorn  🙂
Grazie in primis a Stefano e a tutti i disponibilissimi partecipanti… con un pensiero speciale a chi si è incollato parecchi km + parecchi kg  😉
In ultimo, volevo associarmi alla richiesta di riferimenti discografici, in particolare quelli del Miserere di Allegri, fortunatamente ho dato un’occhiata al 3D prima di premere “invia”… per cui ho limato la parte finale  🙂
Andrea


Grazie a tutti in particolare a Stefano per l’ospitalità e a Massimo che riesce a coniugare l’entusiasmo e la passione per la musica e gli apparecchi con la serietà e professionalità quando si tratta delle sue realizzazioni. I confronti, sia quelli tra apparecchi che tra le opinioni e percezioni personali, sono stati preziosi a contorno di una piacevole giornata tra appassionati. Un piccolo miglioramento sono riuscito a rubarlo infatti a casa mia la configurazione delle aktiv alimentate in cascata è migliore che la precedente, anche se bisogna dire che ero costretto all’uso di una prolunga che potrebbe spiegare la differenza…..
fmondino


fmondino ha scritto:
Un piccolo miglioramento sono riuscito a rubarlo infatti a casa mia la configurazione delle aktiv alimentate in cascata è migliore che la precedente, anche se bisogna dire che ero costretto all’uso di una prolunga che potrebbe spiegare la differenza…..

Beh…non dimenticare che hanno subìto anche un aggiornamento…  🙂
Massimo


motxam ha scritto:
Beh…non dimenticare che hanno subìto anche un aggiornamento… Smile

… e che aggiornamentone …. 😮
… pur senza il mio lettore CD principale (ora nelle sapienti mani di Massimo per l’ultima release della modifica LT), le mie Aktiv 20 ora riescono ad estrarre il meglio dal pur valido 7550,
… e a digerire anche le tracce più difficili.
Se amate il genere,
… avete un setting full CCI,
… e volete un’eperienza mistica (legale),
vi consiglio di cercare un CD Astrée Auvidis del 1995 con meravigliosi brani estratti da “Musick’s Hand-Maid” (1687) del supremo compositore inglese Henry Purcell.
E’ un’incisione miracolosa dal punto di vista artistico ma anche tecnico, una registrazione non compressa e spazialissima che alterna dolcissimi brani eseguiti con incredibile sensibilità sull’arpa cromatica, tubolar bells, liuti, viole da gamba, flauti, … a tracce più dinamiche a voce sola che però salgono talmente su di volume e tono da risultare assai problematiche.
Bene,
… finora dovevo saltare a piè pari le tracce 11 e 25 per non tapparmi le orecchie e correre irritato ad abbassare il volume,
… ora, mi ritrovo a bocca aperta a seguire la meraviglia di quei vocalizzi apprezzandone le più sottili risonanze dell’ambiente  😮  😮  😮
Peace and Love
gambista


l’argomento aktiv20/ambiente mi interessa, quanto è grande la sala e come erano posizionati diffusori ed ascoltatori?

La sala era di dimensioni ragguardevoli, direi perfetta per due aktiv40 su piedistallo bf4 (ma che forse avrebbero eccitato maggiormente una particolare risonanza della stanza in gamma mediobassa) e con punto di ascolto ben distante dalla parete alle proprie spalle (circa 2-2,5m).
Sembra appunto che tutte le aktiv siano state equalizzate per tali condizioni di ascolto ma mentre le 20 e le 30 si adattano meglio alla condizione alzata da terra col piedistallo Bose e poste il più vicine possibile alla parete posteriore, le 40 trovano pace ponendo come rinforzo principale quello del pavimento (quindi piedistallo basso bf4) e quindi tenute più distanti (60-70cm circa dai woofer) dalla parete posteriore. Questo vale “gioco forza” anche per le 50 essendo a pavimento.
Massimo


grazie ancora per l’ospitalità. e’ stato un piacere conoscervi tutti. una mattinata fra appassionati non solo di “scatole sonore” ma di musica. alla prossima!!!
marcello


Vorrei porre un quesito – forse lievemente off topic – a Massimo e agli utenti più esperti. Avete mai provato ad utilizzare del trattamento acustico professionale (Tube Traps, DAAD, risuonatori, etc.) in luogo di tendaggio pesante e cuscini vari? Se si, ha apportato benefici all’acustica della stanza e in quale misura rispetto al trattamento “fai da te”. Grazie anticipatamente per la risposta.
vincenzo_uli


Nel mio ambiente, tengaggi e tappeti a parte, ho aggiunto solo un correttore acustico da 100×60 cm in un angolo avendo cura che non tocchi le pareti. Qualsiasi altra cosa abbia tentato di inserire è stata peggiorativa ma ogni ambiente ha le sue caratteristiche. Dipende molto anche dai mobili ed ‘accessori’. Vetrinette, soprammobili ed oggetti ‘vibranti’ sono, in genere, deleteri.
Gianfranco


vincenzo_uli ha scritto:
Vorrei porre un quesito – forse lievemente off topic – a Massimo e agli utenti più esperti. Avete mai provato ad utilizzare del trattamento acustico professionale (Tube Traps, DAAD, risuonatori, etc.) in luogo di tendaggio pesante e cuscini vari? Se si, ha apportato benefici all’acustica della stanza e in quale misura rispetto al trattamento “fai da te”. Grazie anticipatamente per la risposta.

Provai in più occasioni i tube traps sia nel mio che in altri ambienti ma li ho sempre preferiti con due varianti (e sempre disposti negli angoli della stanza):
1) l’interposizione di feltrini tra il tappo di chiusura (che è il piano su cui appoggiano a terra) e il pavimento
2) la rimozione del foglio di plastica (mylar?) interno che ne determina la metà riflettente.
Alla fine della fiera (con più immediatezza d’uso) preferivo i semplici cuscini tondi dell’ikea…
Massimo


vincenzo_uli ha scritto:
Il violoncello di ieri era MAGNIFICO (il proprietario del cd potrebbe inserire i riferimenti?). La tonalità dello strumento era all’inizio spiazzante, ma proseguendo si percepiva l’autenticità storica e la qualità artistica del musicista. Bellissimo!

Si può avere info a riguardo????
Saluti
Luca


Riporto integralmente il contenuto del messaggio privato in risposta alla domanda…ne vale la pena e spero di non fare cosa sgradita all’autore (è un vero esperto di musica!).

Cita messaggio
Caro Vincenzo,
quel brano di cui parli è tratto dal CD “Delirio”
– Le Concert D`Astrée/Emmanuelle Haïm
– Label: EMI Classics
……….. ma quel violoncello non apparirebbe così speciale …
………….. senza la voce miracolosa di Natalie Dessay.
(per tutte le info goditi il video su You Tube:

… nota che il “basso continuo”,
… al contrario di quanto è riportato nelle note del video postato,
… non è realizzato dalla viola da gamba
… ma da uno stupendo violoncello barocco con corde in budello insieme ad un arciliuto ed un piccolo organo positivo accordati con un La storico a 415 HZ
Cari saluti
Fabrizio


Per la serie … meglio tardi che mai  🙂
vorrei ringraziare prima di tutto Stefano per la squisita ospitalità. La passione trasuda da ogni suo gesto e questo lo rende un anfitrione impareggiabile. Grazie Stefano!!!
Poi un grazie a tutti i partecipanti, nessuno escluso, che sono secondo il mio punto di vista il fine principale di questi incontri: conoscere e reincontrare persone con cui si condivide la passione per la musica, ascoltata dal vivo, suonata e se non c’è di meglio ben riprodotta. Quindi grazie a chi si è incollato Kg e Kg di elettroniche per il puro piacere di ascoltarle insieme, grazie a chi ha condiviso e fatto conoscere bellissimi brani musicali (grande Fabrizio!), grazie a chi ci ha raccontato che spazio occupa la musica e l’arte nella propria vita, sia per hobby che per lavoro, ma sempre con passione! Due parole due sui sistemi ascoltati:
-ampli LT con diffusore modificato e nuove DSL … non ce ne è per nessuno, il suono più pieno e avvolgente che abbia mai ascoltato
-aktiv 20 last update: coerenza incredibile ma per me cmq meno avvolgenti del sistema di cui sopra
-spica: niente male
-Ampli esoterici vari, tra cui un valvolare dal peso non indifferente: bel suono ma spento, chiuso, secco
Ricordo poi una cassa degli anni 70 con incrocio inconciliabile con una riproduzione naturale
Non ho ascoltato il 960 poichè ho concesso parte del pomeriggio ai miei figli giocando a pallone con loro .. e in questo modo la domenica è stata realmente piena.
Unica nota negativa la pizza del gradevolissimo pranzo (per la compagnia), che ho digerito verso le due di notte  🙁
A presto, Daniele